Il dono della diversità
Laboratorio di teatro narrazione
Presenta
Il coraggio della speranza
Spettacolo di narrazione tratto dall'omonimo racconto contenuto nel libro Amori diversi, edito da Tempesta Editore
Con la partecipazione di
Cecilia Moreschi
La storia:
Verso la fine del 2011 mi sono imbattuto in una lettera scritta dalla poetessa afro americana Alice Walker alla CNN. Nella missiva, tra le altre cose, la Walker parlava di suo marito, l'avvocato ebreo Melvyn Leventhal, e delle ragioni che lo incoraggiarono nel suo lavoro contro la segregazione razziale. Ella spiegò che Mel non lo fece perché ispirato da Martin Luther King e dagli altri leaders del movimento, ma poiché un giorno, quando era solo un ragazzino, due neri lo salvarono da dei teppisti che lo perseguitavano in quanto ebreo.
Mi piacque molto questo aspetto, poiché sono sempre stato convinto che spesso le singole esperienze personali possono risultare maggiormente decisive rispetto ai grandi ideali.
Parlando di Mel, la poetessa citava i tre attivisti dei diritti civili assassinati dal Ku Klux Klan negli Stati Uniti nel 1964, James Chaney, Michael Schwerner e Andrew Goodman, la cui vicenda è nota ai più grazie al film di Alan Parker, Mississippi burning.
Incuriosito dalle parole della Walker, sono rimasto felicemente sorpreso da quanto la storia sia più grande di quella narrata nella seppur lodevole pellicola. Il film racconta i fatti dopo l'omicidio, ma – a mio modestissimo parere - quello che è successo prima è molto più interessante: chi erano James, nero, e Andrew e Michael, bianchi ed ebrei? Perché sono andati nel Mississippi? Qual è la forza che spinge tre ragazzi di vent’anni a sfidare i razzisti del Klan?
Così, ho cercato informazioni su di loro e ho trovato cose meravigliose sulla moglie di Michael Schwerner, Rita, e la sua strenua lotta per far condannare i colpevoli.
In questo modo ho scelto la protagonista della storia che volevo raccontare: Rita, convinto che il suo fosse il punto di vista migliore per narrare i fatti.
Sono arrivato al processo del 2005, durante il quale è stato condannato l’ultimo responsabile degli omicidi e vero ideatore di questi ultimi, Edgar Ray Killen, e alla fine ho scoperto il vero tesoro: il lavoro di ricerca realizzato dal professor Barry Bradford con tre studentesse, le quali hanno intervistato Ray Killen in persona, strappandogli la confessione che lo ha incastrato, come in un thriller da cinema.
Questo, pensai, questo è quello che devo mostrare al pubblico nello spettacolo, che poi da il titolo al medesimo: il coraggio della speranza, quello dei tre attivisti, di Rita, ma anche di Barry e delle tre studentesse. Il professore e queste ultime hanno dimostrato che la storia umana può essere migliore grazie a grandi eroi, come James, Andrew, Michael e anche Rita, ma tutti, dappertutto, in ogni tempo, anche dopo tanti anni, possono contribuire a dare luce alla verità. Facendo cosa? Per esempio avvicinando un microfono ad un uomo come Killen.
Lo spettacolo, che ha debuttato nel maggio del 2012 a Roma, consiste nella messa in scena del processo del 2005, lo Stato contro Edgar Ray Killen, nel quale il sottoscritto interpreta l’accusa, mentre la mia collega Cecilia Moreschi riveste il ruolo del testimone chiave Rita Schwerner.
Ho scritto al professor Barry Bradford, raccontandogli del mio lavoro, ed è rimasto entusiasta dell’iniziativa. Gli ho mandato il materiale e altri racconti e ha mi ha fatto l'onore di scrivere la prefazione al libro Amori diversi, che contiente anche il racconto, Il coraggio della speranza.
Credo che sia qualcosa di magico, laddove la ricerca nel passato, anche per mezzo della fantasia, ci leghi tutti nel presente, in ogni parte del mondo.
E' uno dei doni del narrare: supera i limiti di tempo e spazio e fa luce sulle verità che solo la fantasia è in grado di vedere.
Debutto: 20 Maggio 2012, Teatro Planet, Roma (Foto di scena da vari spettacoli).
Mi piacque molto questo aspetto, poiché sono sempre stato convinto che spesso le singole esperienze personali possono risultare maggiormente decisive rispetto ai grandi ideali.
Parlando di Mel, la poetessa citava i tre attivisti dei diritti civili assassinati dal Ku Klux Klan negli Stati Uniti nel 1964, James Chaney, Michael Schwerner e Andrew Goodman, la cui vicenda è nota ai più grazie al film di Alan Parker, Mississippi burning.
Incuriosito dalle parole della Walker, sono rimasto felicemente sorpreso da quanto la storia sia più grande di quella narrata nella seppur lodevole pellicola. Il film racconta i fatti dopo l'omicidio, ma – a mio modestissimo parere - quello che è successo prima è molto più interessante: chi erano James, nero, e Andrew e Michael, bianchi ed ebrei? Perché sono andati nel Mississippi? Qual è la forza che spinge tre ragazzi di vent’anni a sfidare i razzisti del Klan?
Così, ho cercato informazioni su di loro e ho trovato cose meravigliose sulla moglie di Michael Schwerner, Rita, e la sua strenua lotta per far condannare i colpevoli.
In questo modo ho scelto la protagonista della storia che volevo raccontare: Rita, convinto che il suo fosse il punto di vista migliore per narrare i fatti.
Sono arrivato al processo del 2005, durante il quale è stato condannato l’ultimo responsabile degli omicidi e vero ideatore di questi ultimi, Edgar Ray Killen, e alla fine ho scoperto il vero tesoro: il lavoro di ricerca realizzato dal professor Barry Bradford con tre studentesse, le quali hanno intervistato Ray Killen in persona, strappandogli la confessione che lo ha incastrato, come in un thriller da cinema.
Questo, pensai, questo è quello che devo mostrare al pubblico nello spettacolo, che poi da il titolo al medesimo: il coraggio della speranza, quello dei tre attivisti, di Rita, ma anche di Barry e delle tre studentesse. Il professore e queste ultime hanno dimostrato che la storia umana può essere migliore grazie a grandi eroi, come James, Andrew, Michael e anche Rita, ma tutti, dappertutto, in ogni tempo, anche dopo tanti anni, possono contribuire a dare luce alla verità. Facendo cosa? Per esempio avvicinando un microfono ad un uomo come Killen.
Lo spettacolo, che ha debuttato nel maggio del 2012 a Roma, consiste nella messa in scena del processo del 2005, lo Stato contro Edgar Ray Killen, nel quale il sottoscritto interpreta l’accusa, mentre la mia collega Cecilia Moreschi riveste il ruolo del testimone chiave Rita Schwerner.
Ho scritto al professor Barry Bradford, raccontandogli del mio lavoro, ed è rimasto entusiasta dell’iniziativa. Gli ho mandato il materiale e altri racconti e ha mi ha fatto l'onore di scrivere la prefazione al libro Amori diversi, che contiente anche il racconto, Il coraggio della speranza.
Credo che sia qualcosa di magico, laddove la ricerca nel passato, anche per mezzo della fantasia, ci leghi tutti nel presente, in ogni parte del mondo.
E' uno dei doni del narrare: supera i limiti di tempo e spazio e fa luce sulle verità che solo la fantasia è in grado di vedere.
Debutto: 20 Maggio 2012, Teatro Planet, Roma (Foto di scena da vari spettacoli).
Alcuni brani dello spettacolo narrati dall'autore:
Informazioni:
Cecilia Moreschi
Email - Tel: 348-9222588